mercoledì 23 maggio 2007

panchina di metallo







Sei seduto perennemente
sulla stessa panchina di metallo smaltato
come fossi in una sala d'attesa
su un divano di vimini
ed eri già lì quando sono arrivato.
Immobile con gli occhi fissi
dentro la gente
per leggerne il contenuto e svelarne il vuoto
ma che importa se tu sei
tu sei lì a scrutare dove non arrivano gli altri
sulla panchina immobile
e non capisco ancora
perché tu abbia scelto
di dare le spalle al mare
per stare solo a ritrovarti ancora.
(Nardino Cosmai)

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